I macrolicheni epifiti del Veneto: una guida interattiva |
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Pier Luigi Nimis, Juri Nascimbene - Curatore dell'apparato di immagini: Andrea Moro - Foto di AA.VV. dall' archivio di ITALIC |
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Il Veneto è tra le regioni italiane meglio esplorate dal punto di vista lichenologico ed è quella dove gli studi in questo campo hanno avuto più continuità a partire dai primi decenni del ‘700 (Nimis, 1993). Per la regione sono note circa un migliaio di specie di cui circa 450 epifite. Di queste, circa 170 sono macrolicheni (Nimis & Martellos, 2008). In tempi recenti le conoscenze lichenologiche della regione sono progredite notevolmente anche grazie all’applicazione di tecniche di biomonitoraggio per valutare gli effetti dell’inquinamento atmosferico su questa componente sensibile degli ecosistemi terrestri. Le esperienze condotte in Veneto sono state di riferimento sia nazionale sia per l’intera comunità scientifica (Cislaghi & Nimis, 1997). Un ulteriore contributo deriva da studi di livello internazionale sugli effetti della gestione forestale e sulle trasformazioni subite dal territorio veneto soprattutto durante l’ultimo secolo (Nascimbene et al., 2007; Nascimbene e Marini, 2010). Questi lavori mostrano come molte specie sensibili ai fattori climatici, all’intensità gestionale e all’inquinamento atmosferico abbiano subito un sensibile declino in Veneto fino, in alcuni casi, a scomparire. Molte delle specie più sensibili sono oggi incluse nella lista rossa nazionale e la loro conservazione dipende spesso da quella di frammenti di habitat forestali particolarmente integri e ricchi di alberi vetusti e legno morto. Una specie simbolo di questi licheni fortemente minacciati è Usnea longissima, di cui in Italia sono note soltanto due popolazioni, una delle quali (la più numerosa) è presente proprio sulle montagne del bellunese (Nascimbene & Tretiach, 2009).
Questa guida ha lo scopo di facilitare l’avvicinamento di studenti, tecnici che operano nel settore ambientale e appassionati al riconoscimento dei macrolicheni del Veneto, confidando che si possa rivelare un utile strumento per lo sviluppo di attività didattiche, tecniche o semplicemente amatoriali. La scelta di focalizzare il nostro lavoro sui macrolicheni deriva dal fatto che il loro riconoscimento è in genere possibile anche senza l’ausilio di strumentazione specialistica poco accessibile per attività didattico-divulgative. Nella guida sono riportate note illustrative per ogni specie, con informazioni ecologico-distribuzionali di carattere generale ed indicazioni sulla distribuzione, rarità e habitat d’elezione in Veneto. |
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